Perché non diventi un’Operatrice Olistica?

«Perché non diventi un’Operatrice Olistica?» Questa è una domanda che mi è stata fatta più e più volte dal 2012 ad oggi. Tantissimi insegnanti e Operatori qualificati, titolari di centri e scuole olistiche, considerate le mie caratteristiche di sensibilità, “morbidezza” ed empatia, mi hanno chiesto il motivo per cui non iniziassi a dedicarmi a portare Guarigione alle persone attraverso qualche disciplina, che ce n’è tanto bisogno. È vero, soprattutto in questo particolare periodo storico, c’è davvero bisogno di aiutare le persone, su tutti i livelli, in effetti.

Alla loro legittima domanda mi sono sempre sentita grata per il fatto che vedessero in me qualcuno che forse io non riesco ancora a vedere del tutto: una persona che può realmente fare la differenza nella vita della gente. E per questo prezioso specchio, ringrazio davvero tutti dal mio Cuore.

Ma i motivi per cui ho sempre declinato le loro offerte sono principalmente tre, il primo è questo che segue.

In questi ultimi 12 anni, grazie al lavoro di organizzazione di eventi, di promozione delle discipline olistiche e degli operatori che ho svolto con Ahau Eventi Olistici, ho avuto la fortuna di conoscere e sperimentare una miriade di discipline olistiche, di tecniche e di pratiche tutte molto interessanti e soprattutto efficaci. Ho ricevuto moltissimo in questi anni: conoscenza, informazioni, coaching, aiuto, trattamenti, sessioni… e ho fatto esperienze bellissime che mi hanno senz’altro aiutata tanto e che mi hanno portata più in alto nella mia spirale evolutiva.

Ogni disciplina è meravigliosa, è una porta aperta sull’Universo e va ad agire su uno specifico aspetto dell’Essere umano. E il punto è proprio questo: ce ne sono tantissime e tutte efficaci. Il mio “problema” è che non potrei mai focalizzarmi solo su una di esse. Non potrei mai scendere in profondità con una sola disciplina e proporla alle persone, perché questo escluderebbe il fatto di poterle conoscere ed utilizzare tutte. 

Certamente ci sono delle discipline che mi appassionano, con cui risuono di più e che uso quotidianamente per riequilibrarmi, ricentrarmi, radicarmi, pulirmi energeticamente, meditare, manifestare… ecc.

Ma per usarle sulle altre persone dovrei dedicarmici totalmente e approfondirle tutte. Sarebbe ovviamente un approccio integrato, ma comunque non con più di 3-4 discipline, perché altrimenti non sarei mai vista come un’esperta del settore, bensì come una tuttologa.
Il mio limite, dunque, è forse questo, il non riuscire ad approfondire una o poche cose in modo da padroneggiarle completamente. 

La mia forma mentis è programmata sulle infinite possibilità, sullo spazio, sulla larghezza. La mia è una Visione orizzontale che abbraccia ogni cosa. E sapendo che per portare reale Guarigione ad un individuo bisogna agire su tutti i livelli, quella che io potrei portare con una o poche tecniche, sarebbe solo una Guarigione parziale e questo è probabile che, per come sono, mi creerebbe frustrazione.

Questo forse è il motivo per cui, invece, sono assolutamente innamorata della profondità altrui. La mia stima per chi è profondo in ciò che fa, è, e sarà sempre incondizionata ed è per me sempre fonte di ispirazione.

Il secondo motivo è che, in realtà, il mio Talento si manifesta alla perfezione con il mio canale visivo. La grafica è lo strumento perfetto per me per esprimerlo perché mi permette di realizzare, manifestare, concretizzare ciò che passa dietro ai miei occhi. Di renderlo materia.

Tutto parte da un’idea e da un intento. Questi si trasformano in una Visione. La Visione dà vita a un progetto. E il progetto si trasforma in materia.

Questo processo mi riempie, appaga la sete della mia Anima di Creazione e di Bellezza.

Che sia un libro, un sito web, materiale promozionale, un logo, un video, un evento, prodotti editoriali… Non c’è nulla che mi dia una maggiore soddisfazione di un’idea realizzata, che si possa toccare con mano.


La mia “Missione”, dunque, non è aiutare le persone, bensì aiutare chi aiuta le persone.


Il terzo motivo, il minore se vogliamo, è che prendersi carico della Guarigione di una persona è una responsabilità molto grande. So che chi svolge questo lavoro ha probabilmente sentito la “chiamata” a farlo e ha tutte le qualità (innate o sviluppate) per poterlo fare. Io non ho mai sentito questa chiamata, la chiamata del servizio, dell’accudimento, del fare proprio il dolore altrui. La mia empatia, essendo molto forte, sia verso le persone ma soprattutto verso gli animali (e questo mi impedisce di nutrirmi di derivati animali di qualsiasi tipo), non mi permette di stare a lungo a contatto con le persone. Ho costantemente bisogno di ricaricarmi in solitudine, nella Natura.

Sento molto le emozioni altrui, per cui, a contatto con persone in difficoltà, rischierei di piangere tutto il giorno… e non sarebbe molto professionale… :D Anzi, spesso mi devo proteggere quando vado in luoghi troppo affollati o con energie basse (es. ospedali).


Probabilmente queste tre motivazioni si evolveranno naturalmente nel corso della mia vita. E magari, tra qualche tempo, diventerò davvero un’Operatrice Olistica… ma per il momento, lascio questo onore a chi ne è degno e certamente più motivato di me. Grazie comunque a tutti, per avermi fatto porre l’attenzione su questo aspetto della mia vita, perché mi ha permesso di fare maggiore chiarezza dentro di me e questo ha rafforzato la consapevolezza di ciò che sono venuta a fare su questo pianeta.