Le svendite sono convenienti per la tua attività olistica?

L’Autunno è notoriamente il periodo delle offerte e delle svendite. L’estate è ormai passata e per la maggior parte dei business i profitti tendono a calare. Per cui l’attitudine è quella di mantenere costante il flusso di entrate proponendo dei prezzi più scontati, vendendo, a volte, sottocosto o in svendita.


Ma è davvero una strategia conveniente? Le svendite, soprattutto quelle periodiche (come ad esempio il Black Friday e i saldi di inizio anno), producono certamente liquidità immediata. Quando hai bisogno di liquidità è utile fare una “svendita”.

Parlo in termini commerciali, ma questo si può applicare benissimo anche alla tua attività olistica (ad es. fare dei trattamenti a prezzi scontati in particolari periodi dell’anno o proporre dei corsi sottocosto, ecc.).


Il problema è che, a livello di marketing, gli effetti positivi a breve termine di una svendita producono effetti negativi sul lungo termine. Perché succede questo? Perché i tuoi clienti vengono “addestrati” al fatto che ogni tanto o in quel dato periodo, ci sarà una svendita dei tuoi servizi/prodotti. Quando il pubblico impara che fai delle svendite in periodi precisi, allora inizieranno ad aspettare le svendite.


Statisticamente, le attività che introducono con regolarità svendite, saldi o prezzi sottocosto in precisi periodi dell’anno, sul medio/lungo termine iniziano a soffrire, in quanto vedono diminuire le vendite regolari. Qualsiasi business o attività, non può, infatti, prosperare solo con le svendite, gli sconti o i coupon. Questo non è un regime sostenibile e, inoltre, ne viene meno il valore di ciò che proponi, in quanto le persone percepiranno i tuoi servizi o prodotti di valore inferiore.


Dunque, fai delle svendite, se lo ritieni necessario. Ma non abituare i tuoi clienti a importi troppo scontati o a periodi precisi dell’anno in cui sanno che possono avere i tuoi servizi sottocosto.